La società MorganStanley, società che elabora l’indice MSCI, ha dichiarato che nel 2019 quadruplicherà il peso delle azioni cinesi di classe A nei suoi maggiori panieri. Il peso di questa tipologia di azioni, denominate in renminbi, passerà dal 2,5 al 10,4% nel MSCI China, mentre passerà da 0,7 a 3,3% nel MSCI Emerging Market. Anche Ftse Russell, un altro fornitore di indici globali, inserirà le A-share fino ad un peso del 5,5% del proprio indice sui mercati emergenti. Si calcola che entro l’anno, sulle azioni ricomprese negli indici, possano affluire fino a 70 miliardi di dollari. Da sapere che gli investitori al dettaglio sono responsabili dell’80% dei volumi scambiati sulle A-share, determinando quindi una forte volatilità dei titoli stessi. L’ingresso di investitori istituzionali dovrebbe sicuramente attenuare questa caratteristica. Il mercato onshore cinese vede quotate circa 3500 azioni A, contro i 256 titoli H attualmente presenti in vari prodotti di investimento incentrati sul mercato cinese.